5 MARZO 2023 - ore 21.00 

Federico Guglielmo – Direttore e Violino.

Orchestra del Teatro La Fenice

Orchestra del Teatro La Fenice
La storia dell’Orchestra del Teatro La Fenice è legata a quella del teatro stesso, centro produttivo di primaria importanza che nel corso dell’Ottocento ha presentato prime assolute di opere fondamentali nella storia del melodramma (Semiramide, I Capuleti e i Montecchi, Rigoletto, La traviata). Nella seconda parte del secolo scorso l’impegno dei complessi orchestrali si concentrò nell’internazionalizzazione del repertorio, ampliato anche sul fronte sinfonico-concertistico (con solisti quali Enrico Mainardi, Mstislav Rostropovič, Edwin Fischer, Aldo Ferraresi, Arthur Rubinstein). Nel corso dell’Otto e Novecento, sul podio dell’Orchestra si susseguirono celebri direttori e compositori: Lorenzo Perosi, Giuseppe Martucci, Arturo Toscanini, Antonio Guarnieri, Richard Strauss, Pietro Mascagni, Ildebrando Pizzetti, Goffredo Petrassi, Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero, Leopold Stokowski, Fritz Reiner, Vittorio Gui, Tullio Serafin, Nino Sanzogno, Ermanno Wolf-Ferrari, Carlo Zecchi, John Barbirolli, Herbert Albert, Franco Ferrara, Guido Cantelli, Thomas Schippers, Dimitri Mitropoulos. Nel 1938 il Teatro La Fenice divenne Ente Autonomo: anche l’Orchestra vide un riassetto e un rilancio, grazie pure all’attiva partecipazione al Festival di musica contemporanea della Biennale d’Arte. Negli anni Quaranta e Cinquanta sotto la guida di Scherchen, Bernstein, Celibidache (impegnato nell’integrale delle sinfonie beethoveniane), Konwitschny (nell’integrale del Ring wagneriano) e Stravinskij, la formazione veneziana diede vita a concerti di portata storica.
Negli anni, si sono susseguiti sul podio veneziano i più celebri direttori d’orchestra, tra i quali ricordiamo ancora: Bruno Maderna, Herbert von Karajan, Karl Böhm, Claudio Abbado, Riccardo Muti, Georges Prêtre, Eliahu Inbal, Seiji Ozawa, Lorin Maazel, Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung (protagonista della doppia inaugurazione della stagione 2012-2013 con Otello e Tristan und Isolde e di molte altre successive inaugurazioni con Simon Boccanegra, Un ballo in maschera, Macbeth, Don Carlo e Fidelio, oltre che di numerosi eventi della Stagione Sinfonica e concerti di Capodanno). Notevole la proposta di opere contemporanee come The Rake’s Progress di Stravinskij e The Turn of the Screw di Britten negli anni Cinquanta (entrambe in prima rappresentazione assoluta), Aus Deutschland (in prima rappresentazione italiana) ed Entführung im Konzertsaal (in prima rappresentazione assoluta) di Mauricio Kagel, e recentemente, in prima rappresentazione assoluta, Medea di Adriano Guarnieri (Premio Abbiati 2003), Signor Goldoni di Luca Mosca e Il killer di parole di Claudio Ambrosini (Premio Abbiati 2010), infine Le baruffe di Giorgio Battistelli. Da segnalare inoltre la prima esecuzione assoluta del recentemente ritrovato Requiem giovanile di Bruno Maderna e, nelle ultime stagioni, le riprese di Intolleranza 1960 di Luigi Nono e Lou Salomé di Giuseppe Sinopoli (quest’ultima in prima italiana). In ambito sinfonico l’Orchestra si è cimentata in vasti cicli, tra cui quelli dedicati a Berg, Mahler e Beethoven, sotto la direzione di maestri quali Sinopoli, Kakhidze, Masur, Barshai, Tate, Ahronovitch, Kitajenko, Inbal, Temirkanov. Formazione che si pone fra le più interessanti realtà del panorama italiano, l’Orchestra del Teatro La Fenice svolge regolarmente tournée in Italia e all’estero (in Polonia, Francia, Danimarca, Giappone, Cina, Emirati Arabi, Svizzera), riscuotendo calorosi consensi di pubblico e critica. Tra i direttori principali dell’Orchestra negli ultimi anni si sono alternati Eliahu Inbal (ricordiamo le sue integrali delle sinfonie di Beethoven e di Mahler), Vjekoslav Sutej, Isaac Karabtchevsky (che ha realizzato l’integrale delle sinfonie di Mahler), Diego Matheuz dal 2011 al 2014; tra i principali direttori ospiti ricordiamo Sir Jeffrey Tate. Dal 2002 al 2004 il direttore musicale è stato Marcello Viotti, che ha diretto l’Orchestra del Teatro La Fenice in opere quali Thaïs, Les Pêcheurs de perles, Le Roi de Lahore. Dal 2007 al 2009 gli è succeduto Eliahu Inbal. Tra le produzioni più significative cui ha preso parte recentemente l’Orchestra del Teatro La Fenice si ricorda infine Aquagranda di Filippo Perocco, opera commissionata dalla Fenice per i cinquant’anni dell’alluvione di Venezia, vincitrice del Premio speciale Franco Abbiati 2017 e Le baruffe, titolo commissionato dal Teatro La Fenice al compositore Giorgio Battistell andato in scena nel 2022.

Progamma di sala

FRANCESCO MARIA VERACINI
Ouverture n. 6 in sol minore

JOHANN GEORG PISENDEL
Concerto in re maggiore JunP I.7
Vivace
Andante
Allegro

ANTONIO VIVALDI
Concerto per violino, archi e basso continuo in mi maggiore
op. 8 n. 1 RV 269 La primavera
Vivace
Andante
Allegro

Concerto per violino, archi e basso continuo in sol minore
op. 8 n. 2 RV 315 L’estate
Allegro non molto
Adagio
Presto

Concerto per violino, archi e basso continuo in fa maggiore
op. 8 n. 3 RV 293 L’autunno
Allegro
Adagio molto
Allegro

Concerto per violino, archi e basso continuo in fa minore
op. 8 n. 4 RV 297 L’inverno
Allegro non molto
Largo
Allegro

Biografie Artisti

Federico Guglielmo

Il suo vasto repertorio concertistico si riverbera in una discografia di circa trecento cd che ha ricevuto i più importanti riconoscimenti in tutto il mondo. Ha ricevuto numerosi premi in importanti concorsi di musica da camera e violino (Viotti, Lorenzi, Vittorio Veneto, Mozart, Parigi, Londra) ma la sua carriera internazionale ha iniziato a prendere slancio nel 1991 con il primo premio al Concorso Internazionale Vittorio Gui di Firenze. Da allora si è esibito in alcune delle più famose sale da concerto del mondo tra cui Vienna (Grosse Musikvereinsaal), Londra (Wigmore Hall), Roma (Accademia di Santa Cecilia), Milano (Società del Quartetto), Ginevra (Victoria Hall), Madrid (Auditorio Nacional), Lisbona (Grande Auditorio Gulbenkian), Monaco (Herkulessaal), Colonia (Philharmonie), New York (Isaac Stern Auditorium della Carnegie Hall), Boston (Jordan Hall), Tokyo (Suntory Hall, Opera City, Sumida Triphony e Bunka Kaikan), Osaka (Symphony e Izumi Hall), Pechino (National Center for the Performing Arts), Taipei (National Concert Hall), Seul (Arts Center), San Paolo (Teatro Cultura Artistica), Buenos Aires (Teatro Colón), Sydney (City Recital Hall), Melbourne (Hamer Hall e Elizabeth Murdoch Recital Center). Come solista e direttore d’orchestra si è guadagnato una fama crescente portando il suo stile e la sua consapevolezza storica insieme a un approccio innovativo sia agli ensemble da camera di strumenti d’epoca che alle moderne orchestre sinfoniche. Ha diretto e concertato dal violino celeberrimi ensemble barocchi come The Academy of Ancient Music (Londra), The Händel & Haydn Society (Boston), Orquestra Barroca Casa da Música (Porto), Il Pomo d’Oro, The Australian Brandenburg Orchestra e ha ispirato esecuzioni storicamente informate in orchestre quali il Maggio Musicale Fiorentino, la New Japan Philharmonic, I Pomeriggi Musicali, l’Opera Ballet Vlandereen, l’Osaka Symphony Orchestra, il Teatro Verdi di Trieste, l’Orquesta Filarmónica de Gran Canaria e altre ancora. Come solista particolarmente degne di nota sono state le sue esibizioni con Gustav Leonhardt (concerti per violino di Bach), Sigiswald Kuijken (concerti per violino italiani), Christopher Hogwood (concerto per violino di Beethoven) e Reinhard Goebel (Concerto per violino di Franz Clement, prima esecuzione in tempi moderni). Vincitore nel 1997 del Premio Internazionale Antonio Vivaldi, ha ricevuto un Diapason d’Or per il cd Vivaldi/Concertos for Anna Maria mentre la sua ultima registrazione Vivaldi/Lost Anna Maria Concertos con Federico Maria Sardelli è stata acclamata. Negli ultimi anni si è dedicato a opere rare e dimenticate: importante in questo campo la prima mondiale del Finto turco di Piccinni all’Olimpico di Vicenza e la prima rappresentazione in tempi moderni di Ottone in Villa di Vivaldi.